La grande guerra commerciale Usa-Cina forse non ci sarà. Dopo due anni di tensioni sugli squilibri commerciali tra le due maggiori economie del pianeta, prevalgono ora i segnali di accordo.
Donald Trump ha annunciato che estenderà la scadenza del primo marzo per l'aumento dei dazi dal 10 al 25% su 200 miliardi di dollari di prodotti 'made in China'. Il presidente degli Stati Uniti Trump parla di sostanziali progressi con la Cina al tavolo dei negoziati e conferma che si lavorerà ad un vertice con il presidente Xi Jinping nella Casa Bianca d'Inverno di Mar-a-Lago (Florida).
Trump canta vittoria e si ritira, seguendo un copione per lui familiare. Ma è alto lo scetticismo sulla portata delle concessioni fatte dal governo cinese. Xi Jinping è davvero pronto a modificare il protezionismo strutturale dell’economia cinese o sta promuovendo azioni ad alta visibilità (come l'aumento di acquisti dall'agricoltura statunitense) ma facilmente reversibili e dal modesto impatto?