Nei giorni in cui si festeggiano i 70 anni della Nato, Francia e Germania mandano un messagio agli Stati Uniti e annunciano l’"Alleanza per il multilateralismo" che ha un chiaro obiettivo: promuovere la cooperazione globale in un momento di crescente nazionalismo e isolazionismo.
L'iniziativa sarà lanciata ufficialmente a settembre all’Assembea delle Nazioni Unite, ma i due governi ci hanno tenuto ad anticipare la notizia. Il ministro degli esteri tedesco Heiko Maas e il suo omologo francese, Jean-Yves Le Drian, hanno spiegato che non sarà un ballo a due ma di gruppo (o così vorrebbero che fosse). Intanto, si allunga la lista dei paesi che hanno già dichiarato di essere interessati a entrare: Canada, Giappone, Australia, India, Indonesia e Messico.
L’Allenza vuole dimostrare che i paesi favorevoli al multilateralismo sono la maggioranza nel mondo e fare rete su tre materie base: disuguaglianza, cambiamento climatico e nuove tecnologie (e relativi effetti sul lavoro).
La mossa arriva quando gli Stati Uniti, per scelta di Donald Trump, hanno tagliato i fondi destinati alle Nazioni Unite, si sono ritirati dal Consiglio dei diritti umani Onu, dall'Unesco e dall'Accordo sul clima di Parigi. Emmanuel Macron e Angela Merkel, sebbene abbiano detto di sperare l’ingresso di Washington in questa nuova Alleanza, sanno che non accadrà. Piuttosto lo scopo finale è mettere in minoranza Trump sulla scena globale, inducendo i principali paesi a fare una scelta: o con noi o con gli Usa.