Dal Barolo al Grana Padano, sono 26 le Dop e Igp italiane che saranno tutelate in Cina, secondo l’accordo siglato dall’Ue che prevede il mutuo riconoscimento di 100 prodotti a indicazione geografica. La lista finale di vini, formaggi e salumi è stata pubblicata dalla Commissione Ue.
Sebbene con 26 denominazioni l’Italia sia il paese più rappresentato nella lista insieme alla Francia, gli agricoltori italiani non festeggiano l’accordo appena firmato. Una delle loro maggiori associazioni, la Coldiretti, denuncia che “l’intesa protegge appena il 3% dei prodotti italiani a indicazione di origine. Nella lista sono compresi i prodotti tipici più esportati all’estero ma con troppe e importanti esclusioni”.
Per l’Italia, che è leader europea nelle denominazioni di origine, ad essere tutelati in Cina per adesso sul totale di 863 prodotti Dop e Igp – spiega Coldiretti – sono appena 26 specialità: Aceto balsamico di Modena, Asiago, Asti, Barbaresco, Bardolino superiore, Barolo, Brachetto d’Acqui, Bresaola della Valtellina, Brunello di Montalcino, Chianti, Conegliano-Valdobbiadene Prosecco, Dolcetto d’Alba, Franciacorta, Gorgonzola, Grana padano, Grappa, Montepulciano d’Abruzzo, Mozzarella di Bufala campana, Parmigiano Reggiano, Pecorino Romano, Prosciutto di Parma, Prosciutto di San Daniele, Soave, Taleggio, Toscano, Vino Nobile di Montepulciano.
Per tutti gli altri l’intesa commerciale Bruxelles-Pechino è una beffa.