Dopo gli aiuti della Cina, è stata la volta di quelli russi, arrivati a 24 ore da una telefonata tra Putin e Conte sotto forma di aerei e personale militare.
La crisi coronavirus si inserisce così in un quadro europeo e internazionale già fragile, che vede – secondo alcuni - il nostro Paese esposto al rischio di essere strumentalizzato da altri Paesi.
“Riteniamo essenziali alcune informazioni relative al personale russo giunto in Italia chiedono I vertici di Radicali Italiani -. Quanto personale militare è sbarcato, di chi si tratta e dove si trova? Quali sono le qualifiche e i gradi? Quali i compiti da svolgere qui?”.
Qualche dubbio in più lo solleva Hamish De Bretton-Gordon, ex comandante del Joint Chemical, Biological, Radiological and Nuclear Regiment, e del battaglione NATO's Rapid Reaction. “Tra i soldati russi con gli aiuti anche ufficiali dell’intelligence” spiega a La Stampa.
“È strano che i russi siano stati schierati – aggiunge colui che è tra i tre o quattro massimi esperti europei di armi biologiche e chimiche e di intelligence -. È vero che questo tipo di truppe NBC russe ha capacità di decontaminazione ma anche gli italiani hanno questa capacità, e quella italiana è più moderna.”