“Un’economia non più governata dalle politiche nazionali, ma rispondente agli interessi delle multinazionali che dettano le scelte politiche padroneggiando sui destini del mondo e dell’umanità. La globalizzazione, basata sulle logiche economiche del neoliberismo, ha generato una guerra economica e finanziaria senza quartiere.” A sostenere l’atto d’accusa è Parag Khanna, uno dei maggiori esperti mondiali di geopolitica, già consulente di Obama.
“La pandemia molto probabilmente sta accelerando la definizione di un nuovo ordine mondiale - sostiene Khanna -. Il Covid-19 sancirà il trionfo di un processo di macroregionalizzazione dell’economia”.
In pratica i paesi tenderanno a intensificare i rapporti economici e politici con i paesi relativamente limitrofi, limitando le relazioni con i paesi extracontinentali. Si tratta in realtà di un processo in moto già da tempo, che è diventato sempre più evidente dopo lo scoppio della guerra commerciale tra Usa e Cina.
E sull’Ue dice. “Nonostante l’Unione europea abbia un ruolo molto importante ai fini di un regionalismo sovranazionale – aggiunge il politilogo - non assolve alla sua funzione. Credo che l’unione monetaria avrebbe dovuto essere seguita da un’unione fiscale, ma ciò sfortunatamente non è accaduto. Mi auguro che l’Ue impari dalla crisi e punti a un sistema di debito socializzato.”
Altrimenti, lo scenario che potrebbe profilarsi in caso di disgregazione dell’Ue sarebbe quello di un ruolo sempre più forte della Russia sull’Europa.