“Alcuni Paesi terzi sono impegnati in campagne di disinformazione sul Covid-19 in Europa e a livello mondiale nel tentativo di minare il dibattito democratico, esacerbare la polarizzazione all’interno delle società e migliorare la propria immagine”. La denuncia giunge dalla Commissione europea.
Bruxelles parla di “infodemia” e lancia un vero e proprio allarme contro le fake news promosse da Paesi terzi con lo scopo di peggiorare l’impatto sanitario e sociale della crisi per minare la democrazia occidentale.
L’esecutivo comunitario punta a smascherare i falsi e a costruire una contro-narrativa capace di contrastare le notizie inventate all'interno di strategie di destabilizzazione lanciate da soggetti stranieri.
La disinformazione, aggiunge la Commissione “può avere gravi conseguenze, può portare le persone a ignorare le indicazioni sanitarie ufficiali o a comportamenti pericolosi che hanno poi un impatto negativo sulle istituzioni democratiche, sulle società, sulle nostre economie e sulla loro tenuta finanziaria”.
Secondo Bruxelles, dietro all’infodemia c’è una regia di attori stranieri, in particolare Russia e Cina, che danno vita a vere e proprie campagne “mirate a minare la democrazia” indebolendo la credibilità delle “istituzioni europee, nazionali e regionali”.