“L’Italia è la mia maggiore preoccupazione. Vedo un governo estremamente fragile, con una coalizione che regge solo per evitare elezioni che sarebbero vinte dalle forze antieuropee”. A sostenerlo è George Soros, imprenditore e attivista ungherese nazionalizzato statunitense.
“I vostri nemici – spiega riferendosi all’Italia - sono la Cina all’esterno e i populisti all’interno. Matteo Salvini, leader anti europeo, ha guadagnato consensi finché ha commesso l’errore fatale di provocare la crisi di governo. La sua popolarità è in declino, ma è in ascesa quella di Giorgia Meloni, ancora più estremista”.
Eppure – spiega Soros - “l’Italia era il sostenitore più convinto dell’Europa, la popolazione aveva più fiducia nell’Europa che nei propri governi. Ma non posso immaginare l’Europa senza l’Italia. La domanda chiave è se l’Ue sarà in grado di fare abbastanza per sostenere il vostro Paese”.
Soros va giù pesante con l’Europa che a suo dire è più fragile degli Stati Uniti ma continua a sbagliare la cura: “Per salvare l’Ue non basta quanto fatto con il Recovery Fund”. Cosa occorre? “Serve un’obbligazione perpetua, che dia interessi ma non sia mai rimborsabile. Anche i Paesi frugali dovrebbero appoggiare questa proposta”.