“Continueremo a dare alla Grecia e all’amministrazione greco-cipriota la risposta che meritano” nel Mediterraneo orientale. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, accusando Atene e Nicosia di non mantenere “le promesse fatte”.
Le sue parole arrivano dopo il nuovo scontro con la Grecia per l’invio nelle acque contese della nave turca Oruc Reis, impegnata in esplorazioni energetiche.
Il leader turco sta cercando di ritagliarsi un ruolo sempre più definito nello scacchiere internazionale. Ed è di fatto presente in tutti i contesti di crisi nell’area del Mediterraneo e in quella mediorientale.
Dalla Siria alla Libia, dalla Grecia e Cipro al Caucaso: in ognuna di queste situazioni Erdogan ha occupato la scena, riuscendo pure a non deteriorare pesantemente i rapporti con Mosca. Sembra aver accantonato l’idea di entrare nell’Ue ma non molla la Nato. Anzi, nell’Alleanza Atlantica, Ankara vanta la seconda posizione in classifica per dimensioni delle forze armate.