Joe Biden mette nel mirino Russia e Cina mandando i primi duri segnali alle due superpotenze rivali.
Russia
Il neopresidente americano vuole ribaltare la linea compiacente di Trump verso Putin. E se da un lato è pronto a prorogare per altri cinque anni il trattato Start per il controllo degli arsenali nucleari, dall’altro si prepara a nuove sanzioni sulle interferenze russe nelle elezioni, sui cyber attacchi, sull’avvelenamento di Navalny e sulla violazione dei diritti umani. Ignorando le accuse del Cremlino all’ambasciata statunitense di aver interferito negli affari interni per aver pubblicano le aree della protesta (guidata da Navalny), il dipartimento di Stato ha “condannato con forza l’uso di metodi brutali contro manifestanti e giornalisti in questo weekend in diverse città della Russia”, chiedendo a Mosca di rilasciare “in modo incondizionato” Navalny e “tutte le persone detenute per aver esercitato i loro diritti universali”.
Cina
Biden si scaglia inoltre contro le “intimidazioni” cinesi a Taiwan, proprio nel momento in cui i bombardieri di Pechino hanno sorvolato lo spazio aereo dell’isola che il Dragone vorrebbe riportare sotto le proprie ali, dopo la stretta su Hong Kong.