La Russia è sempre meno europea e sempre più cinese.
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I trent’anni passati dalla caduta dell’Urss non sono serviti a riappacificare i protagonisti della ‘Guerra fredda’: la Federazione Russa, erede dell’impero sovietico, risulta ancora il nemico ‘perfetto’ per Stati Uniti e Occidente. Trattata inizialmente come avversario sconfitto da sottomettere agli interessi dei vincitori, Mosca è tornata a incarnare per Washington e buona parte degli europei il male assoluto, più del vero sfidante cinese. Un rivale in fondo abbordabile, utile per alleggerire i grattacapi interni al presidente degli Stati Uniti e compattare il fronte atlantico. Inevitabile allora che i suoi cittadini (e le sue aziende) si allontanino dall’Europa e si avvicinino a Pechino.