Sono 3.300 i cittadini afgani evacuati nelle ultime ore dai militari britannici nell’ambito del ponte aereo in corso da Kabul dopo la travolgente avanzata dei talebani nella capitale e nel Paese. Lo ha detto a Bbc Radio 4 il ministro degli Esteri, Dominic Raab, precisando che l’operazione va avanti e prosegue anche il rimpatrio di cittadini britannici tuttora presenti in Afghanistan. L’Italia e la Germania hanno portato fuori dall’Afghanistan rispettivamente 20 e 7 afgani. Ma Berlino e Roma potrebbero incrementare questo nelle prossime ore.
Raab ha poi aggiunto che è “veritiera” la dichiarazione di Joe Biden secondo cui gli Stati Uniti “non stavano cercando di ricostruire in Afghanistan”. Nel frattempo, un equipaggio statunitense ha compiuto un’impresa eroica, stipando circa 640 afgani su un C-17A Globemaster (che ha capienza massima di 154 persone). L’equipaggio avrebbe preso autonomamente la decisione di portare via più gente possibile nel pieno delle tensioni che hanno mandato in tilt l’aeroporto di Kabul.
Contro gli Usa si è scagliata anche la Cina. La portavoce del ministero degli Esteri cinese Hua Chunying ha detto “che sia in Iraq, Siria o Afghanistan, ovunque vada l’esercito americano lascia turbolenze e divisione, caos, famiglie distrutte e devastazione. La forza e il ruolo degli Stati Uniti è la distruzione, non la costruzione.”
Se da un lato Pechino pronuncia dure parole nei confronti di Washington, dall’altro il governo cinese ‘flirta’ da settimane con i talebani, una cui delegazione è stata ricevuta a fine luglio dall’esecutivo guidato da Xi Jinping.