La Casa Bianca aumenta la pressione sulla Russia: nel vertice virtuale con Vladimir Putin di martedì (7 dicembre), Joe Biden cerca strade per una de-escalation della crisi in Ucraina, lanciando tuttavia al leader di Mosca un monito a non ordinare invasioni del Paese. Pena gravi sanzioni economiche che taglierebbero la Russia fuori dal sistema finanziario internazionale. A questo scopo il governo statunitense sta lavorando ai fianchi i paesi europei per mostrare un fronte comune più duro con Mosca, evitando eccessive cautele alimentate da timori di ritorsioni russe quali riduzioni delle forniture di gas.
Mosca, che nel 2014 aveva invaso e poi annesso la penisola di Crimea, ha intensificato l’assedio del Paese ammassando truppe al confine. E ha moltiplicato le campagne di disinformazione e destabilizzazione del governo di Kiev. Putin non ha fatto inoltre mistero di considerare l’Ucraina parte di una grande Russia e i due popoli identici per legami storici, nonostante una chiara maggioranza di ucraini punti a maggiori legami con l’Occidente.
Il portavoce del presidente russo, Dmitri Peskov, ha minimizzato la minaccia di una invasione definendola il frutto della “retorica ostile” dell’Occidente. La Casa Bianca teme che Putin, in concreto, voglia chiedere non solo che Kiev non entri mai nella Nato ma anche allentamenti dei suoi rapporti con l'Occidente, a cominciare da ogni cooperazione militare, per assicurare un ritorno dell’influenza di Mosca.