L’intervento di Lucio Caracciolo, direttore di Limes, a Otto e Mezzo (La7). Ecco alcuni passaggi del suo intervento sulla crisi in Ucraina.
Putin in modo molto teatrale ha drammatizzato la crisi con il riconoscimento delle due Repubbliche separatiste del Donbass. Gli obiettivi di Putin sono: impedire che l’Ucraina possa entrare mai nella Nato; dividere gli americani dagli europei e gli europei da altri europei; ridiscutere l’assetto dell’Europa.
Il primo obiettivo è stato raggiunto. L’Ucraina ora non ha possibilità di entrare nella Nato. I russi hanno destabilizzato l’Ucraina in modo definitivo. Il secondo dipende dalla nostra reazione. Gli americani proporranno sanzioni molto drastiche, che potrebbero colpire anche l’Italia. Putin spera che questo contribuisca a dividerci, dagli americani e tra di noi. La Germania in particolare, ma anche la Francia per altre ragioni, hanno già fatto capire di volerci andare piano con le sanzioni. Italia e Spagna idem. Ci sarà una risposta retoricamente unitaria e dopo qualche giorno vedremo forti divergenze in ambito europeo.
C’è un aspetto che finora non è stato considerato: la Cina. Pechino deve decidere se sostenere Mosca fino in fondo oppure no. E l’America potrebbe finalmente farci sapere se combatte contro la Russia, contro la Cina o contro entrambe. Siamo entrati in una logica di guerra. Che non vuol dire farsi la guerra ma farsi danni in modo sistematico per raggiungere determinati obiettivi.