Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan sarà in visita il 22 ottobre in Russia per incontrare Vladimir Putin.
Intanto le forze curde hanno annunciato il “congelamento” delle loro operazioni di contrasto all’Isis. Lo ha annunciato il comandante Mazloum Kobani alla tv Ronahi.
“Avevamo già sottolineato che la guerra all'Isis non sarebbe più stata una priorità, per quanto ci riguarda, in caso di attacco turco. Per questo, tutte le nostre operazioni anti-Isis sono interrotte”, ha detto il generale. “Abbiamo chiesto al presidente Trump di mantenere le proprie promesse – ha aggiunto Kobani - per assicurare la stabilità della regione e proteggere le zone dove abbiamo combattuto l’Isis”.
Contro l’offensiva di Ankara si schiera anche una forza parlamentare turca. Il deputato Hisyar Ozsoy, responsabile Esteri del partito filo-curdo Hdp, ha spiegato all’Ansa: “C’è una crescente pressione internazionale sulla Turchia per fermare l’invasione in Siria e trovare una soluzione attraverso il dialogo. Ma i leader mondiali devono mantenere la pressione su Erdogan, perché se ne avrà l’opportunità cercherà di distruggere tutte le forze curde”.