Doppio schiaffo della Camera Usa ad Ankara: i deputati hanno approvato in modo bipartisan una risoluzione che riconosce il genocidio armeno e un’altra che chiede al presidente Donald Trump di imporre sanzioni alla Turchia per l’offensiva nella Siria settentrionale.
Ankara rifiuta la risoluzione sul genocidio armeno, bollandola come una decisione “ad uso interno, priva di qualunque base storica e giuridica”. E minaccia ripercussioni sui rapporti bilaterali e in seno alla Nato.
Il genocidio armeno è stato riconosciuto da una trentina di Paesi, tra i quali l’Italia. Secondo le stime, tra 1,2 e 1,5 milioni di armeni sono stati uccisi durante la prima guerra mondiale dalle truppe dell’Impero ottomano, al tempo alleato di Germania e Regno austro-ungarico.
Ma il governo turco rigetta il termine genocidio sostenendo che vi furono massacri reciproci sullo sfondo di una guerra civile e di una carestia che fecero migliaia di morti da entrambe le parti.
Il doppio schiaffo arriva dopo che Trump ha ritirato le truppe Usa dalla Siria, abbandonando gli alleati curdi all’offensiva turca, e imposto alcune sanzioni, revocandole non appena è stata annunciata la tregua.
E sullo sfondo resta la battaglia per l’impeachment.