La Cina e gli Stati Uniti congelano i dazi. La guerra commerciale è per ora scongiurata.
L’accordo è stato reso possibile dalla Cina, che ha accettato di importare 200 miliardi di dollari di beni e servizi statunitensi e, quindi, ridurre lo squilibrio commerciale. Washington ha un deficit annuale con Pechino pari a 335 miliardi dollari.
Il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Steven Mnuchin, non ha dato cifre, ma ha detto a Fox News che il governo era pronto ad imporre dazi per un valore di 150 miliardi di dollari se la Cina non avesse accettato l’intesa.
Il vice premier cinese, Liu, ha descritto l'accordo come una "scelta vincente" e un passo verso un "sano sviluppo delle relazioni bilaterali tra i due paesi". Tradotto, questa ritrovata calma apparente consentirebbe alla seconda economia al mondo di sviluppare una maggiore cooperazione in settori come l'energia, i prodotti agricoli, l'assistenza sanitaria, i prodotti high-tech e la finanza. Il che va nella direzione della nuova idea cinese di puntare più sulla qualità e meno sulla quantità, riassunto nel noto slogan di Xi Jinping: “Crescita sì, ma non a tutti i costi”.