L’export cinese ha segnato a dicembre la flessione più marcata da due anni, contraendosi del 4,4% su base annuale dopo la crescita del 5,4% segnata a novembre, mentre le attese erano di un rallentamento pari al 3%. Calo inatteso anche per le importazioni, scese di 7,6% rispetto all’anno precedente (dopo l'incremento del +3% di novembre), mentre gli analisti avevano ipotizzato un’espansione del 5%.
I dati evidenziano anche che la Cina ha registrato nel 2018 un avanzo commerciale record con gli Stati Uniti, che potrebbe spingere il presidente Donald Trump ad alzare la pressione su Pechino nell’accesa disputa in corso tra i due Paesi. Il surplus con gli Usa si è allargato del 17,2% a 323,32 miliardi di dollari nel 2018, il livello più alto nella serie storica risalendo fino al 2006.
L’indebolimento della domanda cinese è percepito in tutto il mondo, con il rallentamento delle vendite di beni che vanno dagli iPhone alle automobili. Il deludente dato sul commercio nell'ultimo mese del 2018 indica che l’economia cinese potrebbe essersi raffreddata più velocemente del previsto, nonostante un’ondata di misure per rilanciare la crescita negli ultimi mesi che vanno dall'aumento della spesa per infrastrutture alle riduzioni fiscali.
Nel 2018 le esportazioni globali totali della Cina sono salite del 9,9%, realizzando la performance più forte da sette anni, mentre le importazioni sono aumentate del 15,8%. Tuttavia, le cifre relative a dicembre suggeriscono un ulteriore indebolimento delle esportazioni nel breve periodo.