Anche se Xi non ha annunciato i numeri sui prossimi investimenti nel programma Belt and Road Initiative (Bri), il premier cinese ha parlato di contratti - siglati la scorsa settimana - per un valore complessivo di 64 miliardi di dollari.
Economie avanzate, tra le quali Austria, Svizzera e Singapore si sono aggiunte nei giorni scorsi a Giappone, Francia, Canada, Spagna, Paesi Bassi, Belgio, Italia e Australia. Questi paesi hanno tutti firmato un documento con cui si impegnano a cooperare con la Cina per costruire infrastrutture nei paesi in via di sviluppo.
Il primo ministro malese Mahathir Mohamad, fino a poco tempo fa tra i maggiori critici della Bri nel Sud-Est asiatico, ha cambiato idea e ora si dice pienamente favorevole all’iniziativa. All'inizio di aprile, la Malesia ha rinegoziato con Pechino – dopo averlo interrotto a gennaio - l’accordo sul progetto East Coast Rail Link, ottenendo uno sconto del 30% (il costo attuale è così sceso a 11 miliardi di dollari).