L’Italia aveva sospeso tutti i collegamenti aerei con Taiwan, la Cina, Hong Kong e Macao lo scorso 31 gennaio come misura precauzionale per evitare la diffusione del coronavirus.
Ora arriva la contromisura: “Cancellazione del riconoscimento dell’Italia come Paese libero dalla peste suina africana”, si afferma in un comunicato pubblicato dal ‘Bureau of Animal and Plant Health Inspection and Quarantine’ di Taiwan.
Il divieto di volo da parte di Roma non è stato preso bene a Taipei, che ha convocato il rappresentante dell'Italia Davide Giglio per sollecitare una rapida ripresa dei collegamenti aerei.
Anche Pechino non ha gradito lo stop ai voli delle autorità italiane ed ha esercitato pressioni per ottenere la revoca, ma finora i tentativi cinesi non hanno avuto un esito positivo.