Aperti i negoziati a Brasilia tra i paesi Mercosur e l’UE in merito alla quantità di carne bovina esportabile nell’Unione. Il capo della delegazione europea, Sandra Gallina, ha proposto 70.000 tonnellate l’anno. I partner Mercosur (al momento soltanto Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay visto che lo status del Venezuela è sospeso) ritengono l’offerta insufficiente.
“La proposta corrisponde a 137 grammi l’anno per ogni abitante dell'UE - ha dichiarato il presidente della Società Rurale Argentina, Luis Miguel Etchevehere - Si tratta di una quantità che va suddivisa tra i quattro Paesi membri. Per le nostre economie il mercato della carne bovina è assolutamente centrale. Per questo aspiriamo ad ottenere il via libera per almeno 390.000 tonnellate”. La trattativa è resa difficile dalla resistenza di Belgio, Francia, Irlanda.
Sul tavolo negoziale esistono altri punti aperti: la proprietà intellettuale, che riguarda direttamente i farmaci generici; gli acquisti di beni da parte dei Governi, che mirano a mettere nei bandi sullo stesso piano le imprese europee e quelle "Mercosur"; il libero scambio di servizi.
Per il Brasile c'è un ulteriore aspetto nevralgico che riguarda le esportazioni di etanolo come combustibile (un derivato della canna da zucchero). L'offerta europea è importare senza dazi doganali 600.000 tonnellate. Il presidente brasiliano, Michel Temer, punta a 1 milione di tonnellate.
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