Nel Baltico e nel Nord Europa torna una vecchia paura: un imminente scontro con la Russia. Il fatto che Riga, Vilnius e Tallinn stiano preparando piani di difesa, e che gli alleati si preparino a sostenerli, sono dati di realtà.
Dopo quanto accaduto il 24 febbraio 2022 con l’Ucraina, nessuno più interpreta come un bluff gli attacchi di Vladimir Putin ai Paesi Baltici. E in pochi sembrano ora obiettare che la Russia non ha i mezzi, militari, economici e diplomatici, per aprire un altro fronte, peraltro con o più paesi aderenti alla Nato.
È altresì evidente che la campagna di allarmi su un’imminente nuova invasione dei russi, lanciata soprattutto dai governi del Nord e dell’Est Europa, e dalla Germania, serve anche ad ammonire Putin e a fargli capire che stavolta non potrà cogliere nessuno di sorpresa.