È passato un anno da quando il governo indiano ha cancellato l’autonomia del Kashmir, lo stato himalayano conteso tra India e Pakistan, abrogando la clausola della Costituzione Indiana che garantiva lo statuto speciale alla regione.
Kashmir è stato diviso in due Unità Territoriali, realtà amministrative la cui sovranità è sottoposta all’autorità del governo centrale guidato da Narendra Modi.
Da allora la popolazione del Kashmir si è vista imporre uno dei coprifuochi più lunghi della storia, durato oltre sei mesi, con l’isolamento dal resto del paese e del mondo, il taglio di tutte le comunicazioni telefoniche e mobili, la sospensione di Internet, mentre migliaia di persone sono state arrestate.