La Corea del Nord ha eseguito il lancio di due missili balistici nelle prime ore di giovedì 25 marzo. Lo ha comunicato il governo nipponico, spiegando che il test è avvenuto poco dopo le 7 del mattino ora locale (mezzanotte in Italia), e che i missili si sono inabissati nel Mar dell'Est (che taluni definiscono erroneamente Mar del Giappone), poco fuori la zona economica esclusiva di Tokyo. Il premier giapponese Yoshihide Suga ha definito gli ultimi lanci “una manifesta minaccia per la pace e la sicurezza della regione”.
Si tratta del primo lancio effettuato da Pyongyang in quasi un anno e il primo di questo tipo da quando negli Usa si è insediata l’amministrazione di Joe Biden. I due missili sono capaci di toccare un’altitudine massima di 60 km e una gittata di circa 450 km.
Gli sviluppi arrivano a pochi giorni dalle esercitazioni militari svolte nell'area dal comando Usa in collaborazione con la Corea del Sud e la visita del segretario di Stato statunitense Antony Blinken assieme al ministro della Difesa, Lloyd Austin, prima a Tokyo e poi a Seul, per rinsaldare i rapporti con i paesi alleati. Durante gli incontri diplomatici, Blinken ha sottolineato l’importanza di un processo di denuclearizzazione della penisola coreana.