“Ho ripetuto più volte che questa è una vera e propria guerra contro di noi, una guerra che ci è stata imposta. Noi difenderemo le nostre città, la guerra è ancora aperta e i combattimenti continuano. Noi ci auguriamo che la comunità internazionale operi al più presto per la salvezza dei civili. Dall’altra parte stanno attaccando le strutture civili, le strade, le scuole, le case, l’aeroporto e le strutture mediche: ambulanze e ospedali. Il generale Haftar dice che sta attaccando i terroristi ma qui ci sono solo civili.”
Sono le parole rilasciate in una lunga intervista al Corriere della Sera (che sarà pubblicata il 16 aprile) da Fayez al-Serraj. Il premier libico ha spiegato che quello di Haftar è un atto di aggressione ma tra due forze che hanno un peso politico diverso.
La situazione è così difficile che secondo Serraj 800mila migranti e cittadini libici potrebbero riversarsi verso le coste europee e, in particolare, l’Italia.