Il premier del governo libico di unità nazionale, Fayez al-Serraj, ha denunciato alle Nazioni Unite “l'interferenza” di Paesi stranieri in Libia e ha definito il suo avversario Khalifa Haftar un “criminale assetato di sangue”. “È deplorevole che altri Paesi continuino a interferire”, ha aggiunto Serraj. E ha citato tre paesi: Emirati Arabi Uniti, Francia ed Egitto.
Appena pochi giorni fa il comando generale dell’esercito nazionale libico, guidato da Haftar, aveva dichiarato “che tutte le sue forze di terra, navali e aeree stanno partecipando a un grande attacco contro le milizie nei pressi di Tripoli”.
La crisi libica è nei pensieri anche del premier italiano. Nel suo discorso alle Nazioni Unite Giuseppe Conte ha manifestato la sua preoccupazione per una escalation militare che sta destabilizzando la regione. “È arrivato il momento della pacificazione - aveva affermato Conte - e tutti dobbiamo agire a sostegno delle Nazioni Unite. Il primo passo indietro è un cessate il fuoco credibile. Tutti gli Stati membri delle Nazioni Uniti devono rispettare l'embargo delle armi, prevenendo un'escalation dei conflitti in Libia”.