Ovunque in Libia gli scontri stanno aumentando di intensità.
Uno degli ultimi gravi episodi è avvenuto la sera del 7 maggio quando i combattenti dell’Esercito nazionale libico guidato da Khalifa Haftar hanno lanciato razzi nella capitale Tripoli vicino alle residenze degli ambasciatori di Italia e Turchia. Nell’attacco sono morti 3 civili e altri quattro sono rimasti feriti.
“L’Italia condanna con la massima fermezza l’ennesimo attacco delle forze haftariane contro civili - dichiara la Farnesina in una nota -. Questi attacchi indiscriminati sono totalmente inaccettabili e denotano disprezzo per le norme del diritto internazionale e per la vita umana.”
L’intervento di Erdogan nell’ultimo mese, tuttavia, sembra aver spostato l’equilibrio delle forze in favore di Tripoli. Ma Haftar, che la scorsa settimana si è autoproclamato capo della Libia, non intende cedere. Emirati Arabi ed Egitto stanno facendo arrivare rinforzi e armi sempre più sofisticate.
E diventa sempre più concreto il rischio che il conflitto civile si trasformi in una guerra totale.