Gli Stati Uniti confermano la presenza di Alibaba nella lista nera per la vendita di prodotti contraffatti.
La tensione con la Cina aumenta dopo lo stop americano agli obiettivi di espansione globale del più grande portale di e-commerce in Cina.
Le autorità statunitensi riconoscono, da un lato, alcuni passi avanti compiuti dalla la piattaforma e, dall'altro, ritengono i progressi non ancora sufficienti. Per questo Alibaba è finito nell'elenco dei "Notorious Markets".
Nel frattempo l'economia cinese continua a crescere rapidamente e le imprese cercano fortune anche oltreoceano, anche se fino ad ora le istituzioni USA sono riuscite a stoppare una serie dil acquisizioni cinesi di società statunitensi.
Ma Alibaba non sta lì a guardare. Dal canto suo ha dichiarato che oltre 230.000 negozi accusati di vendere prodotti falsificati sono stati chiusi tra settembre 2016 e agosto 2017. La società è anche riuscita a ottenere oltre 1.000 arresti e la chiusura di circa 1.000 stabilimenti.
La voce di quoted
All'inizio di gennaio 2018 Alibaba è stata costretta ad accantonare l'acquisto da 1,2 miliardi di dollari di MoneyGram, l'operatore statunitense attivo nel trasferimento di denaro. Le autorità americane avevano, infatti, negato l'autorizzazione alla transazione. Donald Trump sembra sempre più preoccupato per l'espansione globale della Cina: non ha tutti i torti visto che soltanto nel 2017 gli investimenti cinesi negli Stati Uniti hanno raggiunto il livello di 46 miliardi di dollari. Ma il 2018 sarà probabilmente un anno più difficile rispetto al precedente per le acquisizioni cinesi. Le grandi imprese della seconda economia al mondo sanno, infatti, di avere bisogno di raggiungere il mercato statunitense se vogliono davvero assumere una dimensione globale.