Nel raid Usa contro l’Isis-K in Afghanistan sono stati uccisi due militanti e uno è stato ferito. È quanto reso noto dal Pentagono. Intanto è “allerta massima” negli Usa per il timore di attacchi sul territorio statunitense sulla scia dell’evacuazione dall’Afghanistan e dell’attacco a Kabul. Lo riferisce la Cnn citando una riunione tra i vertici dell’Homeland Security (Dhs) e i responsabili della giustizia federale americana.
In particolare, si stanno tracciando “tre minacce principali”, compresa l’infiltrazione di cellule dell’Isis e-o di al Qaeda nel processo di evacuazione negli Stati Uniti di profughi afghani. “È in corso un approfondito screening di chi entra”, ha detto nell’incontro il capo dell’intelligence del Dhs, John Cohen.
“Molte” delle persone morte nell’attentato all'aeroporto di Kabul “sono state uccise dai soldati americani” nella calca e nella confusione seguita alle esplosioni. Lo riferisce l’inviato in Afghanistan della Bbc riportando le parole di alcuni testimoni.
“Ho visto militari americani e dietro di loro militari turchi. Gli spari arrivavano da lì, dalle torri”, ha raccontato il fratello di una delle vittime, un tassista afgano che era arrivato da Londra per cercare di salvare la sua famiglia. Il Dipartimento della Difesa Usa non ha risposto alla richiesta della Bbc di commentare queste affermazioni.
Intanto, nel complesso, sono 80 mila gli afgani portati via dal paese asiatico attraverso i ponti aerei (5 mila attraverso quelli gestiti dall’Italia). Ne restano altri 500 mila pronti a lasciare l’Afghanistan. Ma a questo punto l’unica speranza è via terra.