Colpire il leader per destabilizzare lo schieramento nemico: è la crudele strategia della decapitazione. Il rischio è messo nel conto sin dall’inizio della guerra in Ucraina. E vale sia per Vladimir Putin che per Volodymyr Zelensky.
Tanto che, da quando è iniziata la crisi, le indiscrezioni sui piani per assassinare il presidente ucraino si sono succedute con frequenza. Ma cosa accadrebbe se Zelensky venisse ucciso?
Secondo i meccanismi istituzionali che verrebbero attivati in tal caso, la guida sarebbe assunta dal presidente del Parlamento, Ruslan Stefanchuk (nonostante un modesto indice di gradimento) con alle spalle un Consiglio composto da Andriy Yermak (attuale responsabile dell’Ufficio presidenziale), dal ministro degli Esteri Dmytro Kuleba e dal collega della Difesa Oleksii Rezhnikov.
Per gli esperti, più delle istituzioni, se Zelensky dovesse morire in un attentato, conterà la determinazione degli ucraini a mostrarsi disposti ad accettare figure meno carismatiche (ammesso che Zelensky lo sia davvero) o soluzioni pro tempore in nome della resistenza.