Il governo prepara un nuovo decreto.Dopo l’emergenza sanitaria, che resta ovviamente prioritaria, il governo sta iniziando a fare i conti con quella economica. Perché le previsioni per il 2020, anche di istituti pubblici, sono drammatiche.
Il nuovo provvedimento da 25 miliardi (lo stesso importo del primo decreto) sarà elaborato secondo due direttrici: la prima riguarda le “garanzie” e verrà approvato prima della scadenza fiscale del 16 aprile. Confermando ed estendendo il rinvio del pagamento di tasse. Poi si amplierà la rete di protezione nei confronti di lavoratori e imprese.
“Con il nuovo intervento confidiamo di attuare un piano altrettanto significativo - ha promesso il presidente del Consiglio alla Camera -. Ci saranno stanziamenti significativi di non minore importo rispetto ai 25 miliardi già stanziati. Tuteleremo gli interessi strategici. I più preziosi asset del Paese vanno protetti con ogni mezzo”. Il tutto, sia chiaro, andrà a debito. Che prima o poi andrà ripagato.
Occorre anche considerare che, per avere un termine di paragone, la Germania ha messo in campo un piano da 156 mld e gli Stati Uniti il pacchetto più imponente nella storia del paese nordamericano: 2 mila miliardi di dollari.