“Economia italiana colpita al cuore. Bisogna agire immediatamente. Le istituzioni Ue sono all’ultima chiamata per dimostrare di essere all’altezza. Solo mettendo in sicurezza i cittadini e le imprese la recessione attuale potrà non tramutarsi in una depressione economica prolungata, aumento drammatico della disoccupazione”.
Il drammatico scenario è descritto dal Centro studi Confindustria. “Sarà enorme la perdita di Pil nella prima metà del 2020 con una caduta cumulata dei primi due trimestri del -10% circa”. Ipotizzando un “superamento della fase acuta dell’emergenza a fine Maggio Confindustria conferma la stima di un -6% per il 2020.
Nel 2020 si registrerà un rapportodeficit/Pil pari al 5% e il debito salirà al 147% per l’effetto congiunto dell’ampliamento del deficit legato all’emergenza Covid-19 e della caduta del Pil nominale (-5,2%).