Una commessa importante varata nel silenzio. O meglio, sovraffatta dalla pressione mediatica quasi interamente concentrata sul Covid-19.
Fincantieri annuncia il contratto con la Marina per costruire altri sottomarini U-212. Un accordo che ripropone – mai come ora - il dilemma sugli investimenti pubblici per tutelare l’occupazione.
Tutta l’occupazione va tutelata? Anche quella dell’industria bellica? Ed è accettabile che tra le aziende considerate ‘vitali’- e che quindi non sono sate sottoposte alla chiusura imposta dai decreti governativi - ci siano anche quelle che producono armamenti?
Se da un lato il governo sembra preoccupato sul fronte occupazionale (che ha indotto il governo ha stanziare nuove risorse) ma non blocca contratti ‘discutibili’ che fanno aumentare ulteriormente la spesa pubblica, dall’altro il blocco comincia a farsi sentire sulle entrate fiscali dello Stato.
A pesare è il crollo del traffico automobilistico e lo stop ai giochi d’azzardo: il gettito di questi due settori, che rappresentano il 10% degli incassi complessivi dell’erario, è prosciugato.
In crisi anche i Comuni per le mancate entrate da tassa di soggiorno, parcheggi, pubblicità e multe.