
“Appare non più rinviabile un intervento in materia fiscale che riduca, per quanto possibile, le aliquote sui redditi dei dipendenti ed anche dei pensionati che, pur essendo fuori dal circuito produttivo, frequentemente sostengono le generazioni più giovani, oltreché le imposizioni gravanti sulle imprese alle quali sono affidate le concrete speranze di un rilancio del Paese". Lo ha detto il Procuratore generale della Corte dei Conti Fausta Di Grazia nel giudizio sul rendiconto generale dello Stato.
L’Italia mostra – ha spiegato il Presidente di coordinamento delle Sezioni riunite della Corte dei Conti Ermanno Granelli – “un quadro particolarmente gravoso che impone una rapida definizione di una strategia per recuperare livelli di crescita più sostenuti”.
“La fase che stiamo attraversando è di una severità tale che l’espansione dei bilanci pubblici appare un’indiscutibile necessità – ha aggiunto Granelli -. Ma la possibilità di accrescere il rapporto debito/Pil è oggi tanto maggiore quanto più credibile è la volontà di voler utilizzarlo per superare le fragilità in termini di servizi pubblici, formazione, infrastrutture e ricerca, dimostrando, soprattutto in questo modo, la determinazione di volerlo collocare, dopo la temporanea ed inevitabile fase espansiva, su un sentiero di lento ma continuo rientro”.