Dalla sera, vietatissima, alle 5 del mattino, regolarissime per la legge. Così prima dell’alba alcuni ristoranti del Veneto aspettano rispettosi la fine del coprifuoco sanitario.
Mentre è ancora buio, scaduta l’ora del divieto si alzano le saracinesche e si serve la cena. Accade per protesta, ma rispettosa delle regole nella regione che ha inventato lo spritz e in cui non fa scandalo il vino bevuto al sorger del sole.
Davide Marchiori della storica Osteria Plip di Mestre appena scattata ‘l’ora della libertà’ accoglie la clientela per una cena dell’aurora con vini di qualità, spritz al bitter e cibi ad alta densità digestiva. Tra i 60 coperti serviti l’altra mattina c’era anche il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro.
Scendendo un po’ più a Sud, ad Abano (in provincia di Padova), non lontano da quel Vo’ Euganeo che fu testimone del primo contagio, il Gran Caffè delle Terme, martedì a partire dalle 5, ha servito la cena con una degustazione di prodotti sardi. A un centinaio di persone sono state servite salsicce, risotto al pecorino e vini robusti, con gradazioni alcoliche che sarebbero impegnative ovunque. Un po’ meno in Veneto.