Il gruppo di lavoro del Mims (Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili) sul Ponte sullo Stretto ha dato il suo ok all’ipotesi di un ponte (meglio a più campate), mentre ritiene meno praticabile l’idea del tunnel.
“Si ritiene che sussistano profonde motivazioni per realizzare un sistema di attraversamento stabile dello Stretto di Messina”, è scritto nelle conclusioni del lungo documento depositato. Più in dettaglio – si legge – “il sistema con ponte a più campate consentirebbe di localizzare il collegamento in posizione più prossima ai centri abitati di Messina e Reggio Calabria, con conseguente minore estensione dei raccordi multimodali, un minore impatto visivo”.
“Dieci anni e vedremo il ponte sullo stretto di Messina, se ci saranno le semplificazioni normative. Altrimenti i lavori non finiranno più. Se lo dico è perché ci credo – ha detto il sottosegretario Giancarlo Cancelleri -. Ma dobbiamo dimenticarci il ponte di berlusconiana memoria con una campata sola. Ora serve un altro progetto. Io non so se il ponte è una priorità, ma penso a tutti i siciliani che mi chiedono perché l’alta velocità arriva solo fino a Reggio Calabria. Legittima anche la posizione di chi non lo vuole, ma se vogliamo diventare un Paese più forte dobbiamo colmare il gap tra Nord e Sud”.