“Lo dico: la crisi economica non c’è. Il Pil del primo trimestre è pari allo 0,1%. Se anche il prossimo trimestre sarà ancora positivo andremo verso un +3% sull’anno”. Questo è uno dei messaggi lanciati dal ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta intervenendo al Festival dell’economia di Trento, dove ha colto l’occasione per dire la sua anche su altri temi caldi.
Fattore guerra. Il ministro ha evidenziato che se non ci fosse stata la guerra in Ucraina “la stima per il 2022 era di una crescita del 4,5%-5%, vuol dire che recuperavamo quasi 2 punti rispetto al totale che abbiamo perso (dalla pandemia, ndr)”.
Verso il 3%. Comunque - ha aggiunto - nel primo trimestre abbiamo avuto +0,1%, vuol dire 2,6% per tutto l’anno se non ci saranno negatività negli altri trimestre. Per carità, se i prossimi trimestri sono meno meno meno ci mangiamo l’acquisito. Però siccome il trimestre in corso sarà anche meglio del primo, ne deriva che la somma dei primi 2 trimestri mi rafforzano il 2,6% che può andare verso il 3%. Poi se i primi due trimestri sono positivi, l’effetto sugli altri due è positivo, ne deriva che… e qui mi taccio, sennò eccedo di ottimismo”.
Scala mobile. “Chi vuole tornare alla scala mobile (adeguamento automatico dei salari all’inflazione, ndr) dice una stupidaggine, i lavoratori si tutelano con i contratti, con il welfare, con una buona Pa, con investimenti in capitale umano...”, ha argomentato Brunetta parlando dell’aumento dell’inflazione e del fatto che sono emerse alcune ipotesi di tornare alla scala mobile, della cui abolizione Brunetta ha detto di essere “uno dei padri”.
Salario minimo. Brunetta si è anche detto contrario all’introduzione del salario minimo legale: “Non va bene il salario minimo per legge, è contro la nostra storia di relazioni industriali e sindacali, poi dobbiamo pensare a tutelare meglio i più deboli”.