Atlantia è quotata alla borsa di Milano ed è inclusa nell'indice Ftse. Il gruppo opera nel settore delle autostrade a pedaggio e vanta tra i maggiori azionisti la famiglia Benetton.
Il primo asset del gruppo è stato Autostrade per I'Italia, una controllata che gestisce direttamente poco meno di 3.000 km di autostrade italiane. Il famigerato ponte Morandi di Genova è sotto il suo controllo. Atlantia possiede quasi il 90% di Autostrade per l’Italia, azienda privatizzata nel 1999, che ha rappresentato lo scorso anno circa i due terzi dei ricavi complessivi del gruppo. Nel 2017 Atlantia ha registrato entrate complessive per circa 6 miliardi di euro e un utile di 1,4 mld, rispetto a 1,2 mld maturato l'anno precedente.
A partire dal 2018, il gruppo gestisce anche circa 5.000 chilometri di autostrade a pedaggio in Polonia, Cile, Brasile e India. Controlla, inoltre, il tunnel del Monte Bianco che collega Italia e Francia, oltre ad essere il principale azionista di Getlink, che amministra il tunnel sotto la Manica.
Cinque anni fa, il gruppo italiano si è avventurato in un altro ambito ed è entrato nel business della gestione degli aeroporti: ha in mano i due hub romani, Fiumicino e Ciampino.
Ma il gruppo è noto anche in Germania. In un complicato sistema di transazioni ha, infatti, collaborato con il gruppo di costruzione tedesco-spagnolo Hochtief-Acs, con il quale ha cercato di acquistare per oltre 18 mld la spagnola Abertis, ovvero il principale operatore autostradale in oltre una dozzina di paesi. Operazione riuscita: Abertis è finita in una holding, la cui maggioranza assoluta delle quote della joint venture è posseduta proprio da Atlantia.
Secondo i rumors, il gruppo italiano sarebbe anche interessato a gestire il sistema di pedaggio autostradale tedesco per i camion. Ma è ancora troppo presto per capire se anche questa operazione andrà a buon fine dopo la tragedia di Genova.
Il crollo del ponte Morandi ha causato anche l'intervento delle agenzie di rating. S&P ha dichiarato di aver messo sotto osservazione Atlantia, pur confermando per ora il livello di BBB+. Per Fitch, invece, "è ancora troppo presto per valutare le conseguenze".