L'Ocse rivede al ribasso la crescita italiana: secondo l'Interim Economic Outlook presentato a Parigi, il Pil sarà di segno negativo (-0,2 nel 2019 per risalire allo 0,5 nel 2020). In rallentamento anche l'Eurozona: Pil, rispettivamente, dell'1% e dell'1,2%. A livello globale il tasso dovrebbe attestarsi al 3,3% e al 3,4%.
Le stime di crescita dell'Ocse sono state in realtà tagliate per la grande maggioranza delle economie del G20. Tra gli altri, la Francia avrà un Pil dell’1,3% sia quest’anno che nel 2020. Gli Stati Uniti segneranno il 2,6% e il 2,2. La Cina crescerà del 6,2% e 6%. La previsione più negativa riguarda, invece, la Turchia, su cui l'Ocse pronostica una recessione dell'1,8% quest'anno. Nel 2020 è però atteso un rimbalzo del 3,2%.
"L'incertezza politica, le tensioni commerciali e un'ulteriore erosione della fiducia dei consumatori" sono tra le cause che contribuiscono al rallentamento della crescita al livello globale. Secondo l'Ocse, tra l'altro, le "restrizioni commerciali introdotte lo scorso anno sono un freno alla crescita, agli investimenti e agli standard di vita, in particolare per le famiglie a basso reddito".