Il neo presidente statunitense, Joe Biden, afferma che la Cina è il “più grande concorrente” del suo paese. Eppure la centralità di Pechino nei calcoli degli esperti di politica estera a Washington e in tutto l’Occidente non trova riscontro nell’interesse mostrato dal mondo accademico e della ricerca scientifica.
Nonostante gli sforzi della Cina per promuovere l’interesse per la lingua, l’entusiasmo per gli studi sulla seconda economia al mondo resta debole a livello universitario. Lo evidenzia un’analisi del ‘The Economist’.
In Gran Bretagna, dal 2017, il numero di persone che studiano la Cina a livello accademico è diminuito ogni anno dal 2017. Stessa tendenza è stata registrata in Australia.