La Cina registra un nuovo record negativo dei nuovi nati nel 2021, nonostante le misure prese dal governo per arginare la crisi demografica emersa dai dati dell’ultimo censimento.
Sono stati solo 10,62 milioni i bambini nati lo scorso anno (contro i 12 milioni del 2020), 7,52 ogni mille abitanti, secondo i dati diffusi dallUfficio nazionale di statistica, a fronte di 10,14 milioni di morti registrate negli ultimi dodici mesi (7,18 ogni mille abitanti).
Il risultato è un tasso di crescita della popolazione pari allo 0,034% nel 2021, il più basso dal 1960. Contemporaneamente è aumentata anche la fascia di popolazione over 60, passata dal 18,7% del 2020 al 18,9%.
Per il direttore dell’Ufficio nazionale di statistica, Ning Jizhe, il nuovo calo delle nascite è da attribuire alla riduzione del numero di donne in età fertile, comprese tra i 15 e i 49 anni, cinque milioni in meno rispetto al 2020. Tra le altre cause, emergono l’età sempre più avanzata in cui si contraggono i matrimoni e la pandemia. Nonostante la riduzione di nuovi nati, Jizhe si è detto fiducioso che la popolazione cinese rimarrà al di sopra degli 1,4 miliardi.
Dopo decenni di controversa politica del figlio unico, abolita definitivamente alla fine del 2015, la Cina ha dato il via alla politica dei due figli, nel 2016, per favorire una ripresa delle nascite, che non ha dato i risultati sperati.
I dati del censimento nazionale del 2020 hanno mostrato un quadro ancora più grave della crisi demografica della Cina, che nel decennio tra il 2011 e il 2020 ha segnato un tasso di crescita annuale della popolazione dello 0,53%, al di sotto anche del già debole 0,57% del decennio precedente, rivelando rischi per la tenuta del sistema previdenziale in futuro.
Per correre ai ripari, i dirigenti cinesi hanno avviato una politica dei tre figli con incentivi per incoraggiare le famiglie a procreare. Ma l’obiettivo appare oggi più difficilmente raggiungibile dopo gli ultimi dati dell’economia: tra ottobre e dicembre scorsi, la seconda economia al mondo ha rallentato ai minimi da un anno e mezzo (+4%), nonostante una crescita complessiva dell’8,1% nello scorso anno.
La Cina sembra ormai entrata in una fase di ‘crescita zero’ dal punto di vista demografico.