Qual è lo stato di salute del sistema-cinema in Francia? Lo studio annuale del Centro nazionale per la cinematografia e il movimento dell’immagine (Cnc) presentato il 27 marzo scorso ha scattato una fotografia completa che mostra una sostanziale stabilità tra il 2016 e il 2017, ma anche alcune criticità.
Nel 2017 in Francia sono stati prodotti 300 film: il 6% in più rispetto al 2016. Di questi ben 222 erano di iniziativa francese, cioè con la maggior parte dei finanziamenti nazionali, mentre i restanti avevano principalmente finanziamenti stranieri.
Nella produzione cinematografica francese nel 2017 sono stati investiti 1,08 miliardi di euro: un calo del 9,9% rispetto all’anno precedente dovuto a un “effetto base sfavorevole” in quanto nel 2016 sono stati girati due lungometraggi molto costosi (uno da 197,4 e l’altro da 66 milioni di euro) mentre nel 2017 il film più costoso ammontava a 30,69 milioni di euro.
Sono 49 i film prodotti nel 2017 in Francia con budget di oltre 7 milioni di euro e altri 49 sono costati invece tra 4 e 7 mln di euro. I film d’iniziativa francese sono costati in media 4,9 mln di euro.
Sulle 222 opere di iniziativa francese le opere prime sono 72, quasi un terzo. Un’altra caratteristica peculiare per la cinematografia d’Oltralpe è l’elevato numero di co-produzioni che è stato molto alto (123 film) interessando 48 diversi Paesi.
Il sistema televisivo francese ha investito nei film di produzione nazionale 363,3 mln di euro, con un aumento del 15,3% rispetto all’anno precedente. In Francia Canal+ per legge deve investire nel cinema in proporzione rispetto al suo giro d’affari e – grazie anche alla sua controllata Ciné+, nel 2017 ha investito complessivamente 173,5 mln di euro. I film non finanziati dalla tv sono stati 107, nella maggior parte dei casi opere prime a basso budget.