A chi appartiene l’Africa? È una domanda lecita guardando i dati dell’ultimo rapporto dall’organizzazione non governativa Land Matrix secondo cui negli ultimi vent’anni 35 milioni di ettari del continente sono stati ceduti a società straniere.
Chi sono questi investitori? Su questa superficie poco più estesa dell'Italia, che conta circa 30 milioni di ettari, sono protagonisti gruppi asiatici, europei, emiratini, libanesi e statunitensi, che sfruttano principalmente le foreste. E, così facendo, alimentano rilevanti rischi per l’ambiente.
A questa situazione già critica si è aggiunta, nel 2020, la pandemia che ha causato la prima recessione dell'Africa in 25 anni. Il brusco inasprimento delle condizioni finanziarie globali ha innescato improvvisi arresti degli investimenti esteri diretti e massicci deflussi di capitale, insieme a uno dei più drammatici shock globali della domanda e dell'offerta mai registrato. La crisi ha intensificato i vincoli di liquidità del continente e aggravato le sfide esistenti in termini di gestione macroeconomica.
La recessione indotta dalla pandemia ha anche amplificato una delle più grandi sfide di sviluppo dell'Africa: l'alto costo dei finanziamenti che riflettono i rischi sistematicamente gonfiati assegnati all’Africa, indipendentemente dal miglioramento dei fondamentali macroeconomici o dal contesto economico globale. Il che comprime la capacità di accesso al credito del continente e allontana gli investitori.
A fronte di costi di indebitamento dei governi africani particolarmente elevati, le spese annuali per interessi passivi sono diventate una delle loro poste di bilancio in più rapida crescita e in molti casi superano la spesa sanitaria. In tutta l’Africa, i pagamenti annuali degli interessi sono più che triplicati nel 2019 rispetto al 2010, passando da 8,1 miliardi a circa 24,9 mld.
La spesa per interessi costituisce dunque un insormontabile ostacolo alla sostenibilità fiscale e del debito delle economie africane, e alla loro trasformazione strutturale. Nel frattempo, la terra del continente viene ceduta a imprese estere.