La Banca centrale spagnola avverte: l’economia iberica soffrirà di una “vulnerabilità cronica” risultante dal forte aumento del debito pubblico causato dalle misure introdotte in seguito al coronavirus. E ciò comporterà “un forte aggiustamento una volta che la crisi passerà”.
La Banca stima che l’indebitamento pubblico si avvicinerà al 130% del Pil (nel peggiore tra gli scenari ipotizzati). Prima dello scoppio della crisi sanitaria lo scorso marzo, il rapporto debito/Pil era pari al 96%.
L’aggiustamento fiscale avverrà sia attraverso l’aumento delle imposte che l’adeguamento della spesa pubblica (tagli). Ma non basteranno. Sarà necessario approvare riforme strutturali per stimolare la crescita dell’economia e, al contempo, ridurre il rapporto debito/Pil.
C’è infine un altro rischio. La Banca centrale segnala che i tassi di interesse (al momento bassissimi) non dureranno per sempre. In caso di rialzo il settore bancario e creditizio sarebbe messo a dura prova.