La presidente della Commissione Europea ha presentato al World Economic Forum di Davos un piano industriale per lo sviluppo di tecnologia pulita. Scopo dell’organo di governo dell’Ue è proiettare i 27 paesi in un futuro più verde, garantendo la sua sopravvivenza economica mentre affronta le sfide industriali di Stati Uniti e Cina.
Il ‘Green Deal Industrial Plan’ agevolerà i sussidi per le industrie verdi e metterà in comune progetti a livello comunitario con l’obiettivo di rendere l’Ue climaticamente neutrale entro il 2050. Von der Leyen ha sollecitato l’impegno immediato dei paesi membri per il nuovo corso industriale: “Abbiamo una piccola finestra per investire in tecnologie pulite e innovazione al fine di ottenere la leadership del settore prima che l’economia dei combustibili fossili diventi obsoleta”.
I 27 dovranno dunque emanciparsi dagli idrocarburi della Federazione Russa, senza però soggiacere alla Cina per le terre rare, elementi essenziali per lo sviluppo di batterie e moderna strumentazione per l’energia eolica e all’idrogeno. “Abbiamo un bisogno impellente di effettuare questa transizione senza creare nuove dipendenze”, ha precisato Von der Leyen.
Von der Leyen ha inoltre avvertito che Bruxelles si prodigherà nel contrastare le pratiche commerciali sleali promosse da Washington (come la legge anti-inflazione) e da Pechino. Saranno ora i capi di Stato e di governo dei 27 a decidere se e come dare seguito ai piani della Commissione nel Consiglio speciale del 9-10 febbraio 2023.