La Commissione europea ha ridotto le stime sulla crescita del Pil. Nell’Eurozona è attesa a +0,8 per cento nel 2023 (da +1,1 atteso delle previsioni di primavera) e +1,3 per cento nel 2024 (da +1,6). In Italia è atteso nel 2023 in crescita dello 0,9 per cento (da +1,2) e +0,8 per cento nel 2024 (da +1,1).
La Germania è invece alle prese con una permanente fase di stagnazione (su base annua si prevede che l’economia tedesca si contrarrà dello 0,4 per cento nel 2023). È quanto annunciato dall’esecutivo comunitario parlando di “slancio ridotto” della crescita nella prima metà dell’anno.
Tra le cause del declino tedesco, l’aumento dei costi energetici e la debolezza della domanda cinese, considerando che la seconda economia al mondo è da anni il primo partner commerciale per Berlino. Ma anche l’Italia deve fare particolare attenzione visto che la locomotiva europea è il primo mercato di sbocco per i beni e servizi prodotti nel Bel Paese.
Tuttavia, il rallentamento della crescita – secondo Gentiloni – “non è particolarmente italiano ma coinvolge diversi paesi e ho fiducia che l’economia italiana come ha mostrato in tanti occasioni possa reagire in modo positivo”.