L’ex ministro delle Finanze tedesco e ora presidente della Camera Bassa (Bundestag), Wolfgang Schauble, appoggia il piano Ue da 500 miliardi di euro proposto dalla cancelliera Angela Merkel e dal presidente francese Emmanuel Macron.
Si tratta di una posizione forse inaspettata e significativa perché Schauble è stato il campione dell’austerità negli anni della crisi del debito sovrano e molto duro nella trattativa sul se e come salvare la Grecia.
Per comprendere meglio la nuova posizione di Schauble - che è ancora una voce influente della Cdu, nonché un politico molto considerato dalla stessa Merkel - occorre guardare ai giorni scorsi quando ha spiegato che “il coronavirus provocherà un cambiamento strutturale nell’economia” e avvertito, tuttavia, sul fatto che “l’aiuto dello Stato non può essere illimitato”.
Ma, allo stesso tempo, l’ex ministro dell’Economia auspica, “pur restando a favore di un’economia di mercato, di virare verso un’economia sociale di mercato, introducendo meccanismi di bilanciamento e limitazione più forti”. Il che vuol dire un maggior intervento dello Stato nell’economia.
Altro tema caldo è l’ambiente. Schauble si augura che non ci siano nuovi incentivi sulla rottamazione delle auto (il che è molto rilevante in un paese la cui economia, prima in Europa, è perlopiù fondata sul settore manifatturiero) e piuttosto cresca l’attenzione sul cambiamento climatico. Questo sì, spiega, che è “uno dei maggiori problemi insieme alla pandemia di Covid-19”.