“Alla fine probabilmente l’Europa ce la farà a rendere operativo il piano Next Generation. Il problema sono i tempi: già si procedeva con esasperante lentezza mentre la pandemia morde senza pietà, ora quest’ennesimo bastone fra le ruote rappresentato dalla crisi italiana rallenterà ulteriormente il processo”. È quanto pensa Jean-Paul Fitoussi.
“È imperdonabile che proprio dal maggior beneficiario del progetto arrivi questo colpo all'integrazione – attacca l’economista francese -. La crisi italiana? Un inspiegabile masochismo. Le energie dovrebbero concentrarsi sulla crisi sanitaria ed economica, non deve esserci spazio per gli ego.”
“È un meccanismo autolesionista analogo al mancato accesso al Mes – continua Fitoussi -. Ma come, anche lì, l’Europa fa uno sforzo impensabile di solidarietà, azzera qualsiasi condizione, e l’Italia rifiuta? Accettare quei finanziamenti significa sostituire debiti che hanno un costo con altri che sono gratis, e visto che la sanità ha comunque bisogno di investimenti liberare risorse da destinare ad altre urgenze.”