Dopo quattro trimestri di crescita sostenuta, nel primo trimestre del 2022 il prodotto interno lordo è tornato a diminuire: espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è sceso dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. Su base tendenziale è cresciuto del 5,8%. Lo comunica l’Istat, precisando che il primo trimestre ha avuto una giornata lavorativa in meno rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al primo trimestre del 2021. La variazione acquisita per il 2022 è pari a +2,2%. L’Istituto di statistica parla invece di aumento “molto sostenuto” per l’andamento del Pil tendenziale.
Cosa è accaduto negli altri principali paesi europei?
Germania
Il Pil è cresciuto dello 0,2% nei primi tre mesi dell’anno, nonostante l’impatto della guerra in Ucraina. È la prima stima diffusa dall’Istituto federale di statistica (Destatis). Nel quarto trimestre del 2021 l’economia tedesca aveva registrato un calo dello 0,3% congiunturale.
Spagna
Nel primo trimestre il Pil è salito dello 0,3%, molto meno del 2,2% registrato nei tre mesi precedenti. Sul dato dell’ultimo trimestre, spiega l’Ine, influiscono l’impatto della variante Omicron e dell’invasione russa. Rispetto al primo trimestre del 2021, la crescita del Pil è invece del 6,4%.
Francia
Sensibile è il rallentamento della crescita economica in Francia. Il Pil tra gennaio e marzo ha registrato una crescita zero secondo le indicazioni dell’Istituto nazionale di statistica (Insee) che in precedenza stimava una crescita congiunturale dello 0,3%. Sulla frenata ha inciso il calo dei consumi delle famiglie. Il Pil transalpino nel quarto trimestre è cresciuto invece dello 0,8%, dopo aver fatto segnare un +7% per l’intero 2021.