La taiwanese Tsmc, numero uno mondiale di micro chip, ha scelto la Germania per costruire la sua prima fabbrica in Europa. Il nuovo stabilimento sorgerà a Dresda, ex Germania dell’Est, con una forte tradizione nella microelettronica (il settore impiega 75 mila addetti diretti e indiretti).
Tsmc investirà 3,5 miliardi di euro (allo stesso tempo il gruppo ha approvato anche 4,5 miliardi di investimenti per una nuova fabbrica in Arizona), ma l’investimento totale ammonta a 10 miliardi, grazie a 5 miliardi di sussidi dello Stato tedesco e ai contributi europei.
Il produttore taiwanese avrà il 70 per cento del sito, il restante 30 per cento sarà diviso tra Bosch, Infineon e Nxp. L’investimento segue quello dell’americana Intel, che costruirà due fabbriche di chip a Magdeburgo, in Bassa Sassonia, spendendo 30 miliardi (oltre a 10 miliardi di sussidi statali).
D’altronde, grazie a conti in ordine, la Germania (il cui obiettivo è ridurre la dipendenza dall’Asia e costruire capacità offrendo sussidi attraverso l’Eu Chips Act) può permettersi di investire e prepararsi a guidare il futuro (quantomeno in Europa), assicurandosi con i semiconduttori fatti in casa una componente fondamentale non solo per pc e automobili, ma anche per produrre energia solare ed eolica per accelerare la transizione energetica.