I cinque principali istituti di ricerca economica tedeschi, nel loro rapporto di primavera, hanno rivisto “significativamente al ribasso” le previsioni per l’anno in corso e ora prevedono una crescita del Pil della Germania solo dello 0,1 per cento, mentre le stime autunnali si attestavano all’1,3 per cento. Per l’anno prossimo, invece, le previsioni sono rimaste praticamente invariate a più 1,4 per cento.
“La produzione economica è attualmente a un livello appena superiore a quello precedente la pandemia. Da allora, la produttività in Germania ha segnato il passo. Di recente, i mercati esteri e quelli nazionali hanno avuto più venti contrari che a favore”, spiegano gli istituti coinvolti nell’analisi.
Mentre nella prima economia europea i consumi privati sono cresciuti seppur tardivamente e in modo meno dinamico rispetto alle previsioni, le esportazioni tedesche sono diminuite nonostante l’aumento dell'attività economica globale, soprattutto perché la domanda di beni strumentali e intermedi, particolarmente rilevante per la Germania, è stata debole e la competitività dei prezzi dei beni ad alta intensità energetica ha sofferto.